MaEC - Chi siamo

Il Master Economia della Cultura: Politiche Governo e Gestione (MaEC) nasce nel 2000 dall’impegno del CEIS (Centre for Economic and International Studies) dell’Università di Roma “Tor Vergata” e giunge oggi alla sua XVI edizione, afferendo prima al Dipartimento di Economia e Finanza, Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e, ad oggi, al nuovo Dipartimento di Management e Diritto.

Il Master, di I livello, si struttura in due indirizzi specialistici:

  • indirizzo in Economia della Cultura: Politiche, Governo e Gestione (in lingua italiana)
  • indirizzo internazionale: International in Economics of Culture: Policy, Government and Management (in lingua inglese)

Il Master si propone di formare e riqualificare, attraverso un percorso formativo innovativo di tipo interdisciplinare, figure professionali nei differenti campi dell’economia e della gestione dei beni, delle attività e dei servizi culturali, attraverso una particolare sintesi di contenuti propri dell’analisi socio-economica, delle pratiche di governo e gestione aziendale, del diritto amministrativo e della progettazione integrata in campo culturale.

Il Master vede ampliare la propria offerta formativa insieme ad un settore che proprio nell’ultimo decennio ha visto allargare, in Italia come in Europa, il proprio spettro semantico, includendo nella propria geografia non solo il più tipico settore “core” delle arti visive, dello spettacolo dal vivo e del patrimonio storico-artistico, ma anche filiere produttive  quali le industrie creative (design, architettura, pubblicità) e le industrie culturali (video, film, videogiochi, musica, libri e stampa, televisione e radio). E’ questa dunque la nuova polifonia di un “sistema di offerta culturale integrato” che non è più solo oggetto esclusivo di politiche di welfare ma anche ambito di applicazione di politiche industriali, chiamando in causa problemi del tutto originali di scambio, assimilazione, ibridizzazione di mondi “simili” ma “diversi”, lasciando intuire spazi occupazionali originali e forse consistenti.

La particolare modalità di erogazione Blended ( presenza e distanza) ha agevolato, sin dalla prima edizione, una partecipazione molto vasta e attiva, dettata dalla grande flessibilità dell’organizzazione didattica.
Inizialmente l’età dei nostri discenti oscillava tra i 25 e i 30 anni segno che il nuovo “mercato” iniziava a stimolare le nuove leve verso la volontà di formarsi in un settore in crescita e attraverso una modalità didattica innovativa. Nelle prime edizioni, l’ambito di provenienza prevalente dei discenti era quello umanistico sino a giungere tra gli anni 2008 e 2009 ad una platea più variegata, composta da corsisti provenienti da lauree in economia, management del turismo, scienze politiche…segno che qualcosa nel panorama stava cambiando.
La platea vede un cambiamento anche nella partecipazione di sempre più figure professionali: aumenta dunque la necessità, da parte dei professionisti, di acquisire nuovi strumenti, di riqualificarsi e riposizionarsi negli ambiti di propria competenza e non solo.

Questi cambiamenti si inseriscono non a caso in una nuova cornice in cui Cultura, Economia e Sviluppo dialogano per un obiettivo comune e condiviso.
Percorrendo questa strada e attraverso quello che viene definito “Patto formativo”, il MaEC si propone di offrire strumenti manageriali e gestionali necessari alla creazione di condizioni di sviluppo economico territoriali attraverso la progettazione e la realizzazione di sistemi basati proprio sulla valorizzazione del patrimonio culturale inteso nella sua accezione più ampia.

Sono anche quegli gli anni in cui il MaEC, di fronte ad un processo di internazionalizzazione e di fronte a scenari sempre più orientati ad un network “oltre confine”, crea il suo indirizzo Internazionale erogato in Lingua inglese: International Master in Economics of Culture: Policy, Government ad Management che richiama discenti dalle varie parti del mondo, professionisti e non, che, grazie alla facilità di partecipazione legata alla modalità blended, hanno la possibilità di applicare gli strumenti appresi durante la fase di studio in chiave “local development”

Il valore aggiunto del MaEC:

Il Master si distingue nel panorama dell’offerta formativa post laurea nazionale, in ambito di economia e gestione della cultura, per tre caratteristiche:

  • la modalità mista distanza/presenza, che permette di partecipare al master in parallelo allo svolgimento di altra attività lavorativa,
  • la capacità di offrire occasioni professionali in aziende pubbliche e private dislocate su gran parte del territorio nazionale,
  • la capacità di sfruttare al meglio la tecnologia di formazione a distanza per rivolgersi al mercato con prezzi assai contenuti, pur garantendo contenuti didattici di alta qualità e una comunità di docenti di particolare eccellenza e notorietà.

Cosa ti offre il MaEC:

  • contenuti e strumenti fondamentali dell’economia della cultura; contenuti e strumenti fondamentali della economia aziendale applicata alla organizzazione e gestione dei beni, delle attività e dei servizi culturali;
  • elementi di legislazione e regolazione nazionale e comunitaria in materia di gestione e produzione di beni, attività e servizi  culturali;
  • assetti istituzionali e forme di partenariato tra settore pubblico e privato per la gestione dei beni e delle attività culturali;
    modelli di programmazione e controllo, direzione e sviluppo delle risorse umane, marketing e fund raising applicati al sistema dei beni, delle attività e dei servizi culturali;
  • modelli di project financing applicato alla gestione dei beni e dei servizi culturali;
  • modelli e metodologie di lavoro legati allo sfruttamento delle nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni;
  • modelli di design e project management in campo culturale ed artistico;
  • contenuti e strumenti per l’analisi e la progettazione di aziende e servizi della filiera del turismo a base culturale;
  • logiche e sistemi di finanziamento di matrice pubblica per i progetti e le aziende culturali, approcci di programmazione e di valutazione, criteri di monitoraggio e rendicontazione delle politiche e dei programmi,  con un particolare sguardo alla dimensione europea e al quadro delle politiche culturali e delle politiche di coesione in ambito culturale per il periodo 2014-2020 (approfondendo la Strategia Europa 2020, la Strategia Creative Europe e le successive ricadute in termini di programmi operativi e linee di finanziamento attive sul territorio nazionale).

Le Persone

I docenti del Master provengono dal mondo della ricerca, dunque dal mondo accademico, dal mondo della consulenza e degli operatori privati e dal settore degli Enti pubblici.

Alcuni tra i docenti

Dal settore della ricerca:

  • Alessandro Hinna, Professore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Pasquale Lucio Scandizzo, ex Professore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Salvatore Bellomia, ex Professore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Franco Salvatori, Professore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Silvio Vannini, Ricercatore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Luca Gnan, Professore Università di Roma “Tor Vergata”
  • Luca Pareschi, Ricercatore Università di Roma “Tor Vergata”

Dal settore delle professioni e della consulenza:

  • Madel Crasta, Esperta in materia di sistemi culturali
  • Giorgia Turchetto, Esperto in marketing e fund raising
  • Carmela Notaro, Esperta in valutazione Economica dei beni Culturali
  • Gianfranca Traclò, Esperta in turismo e sviluppo territoriale
  • Walter Barberis, Esperto in progettazione finanziata dei beni culturali

Coordinatore: Prof. Alessandro Hinna, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale, Università di Roma “Tor Vergata”

Program Manager: Dott. Luca Pareschi, Ricercatore di Organizzazione Aziendale, Università di Roma “Tor Vergata”